La rivolta del correntista – recensione di Franco Metta
In Recensioni il
LA RIVOLTA DEL CORRENTISTA.
di MARIO BORTOLETTO.
E’ la storia, imperdibile, di una rivolta personale.
Mario Bortoletto, imprenditore, dichiara guerra alle banche.
E la vince.
Non lo recensisco, lo racconto. Quel che seguono sono tutte parole dell’autore.
“Molte persone credono di essere debitrici nei confronti della banca mentre in realta’ sono creditrici. Mi auguro che questo libro possa aiutarle ad avere giustizia, cosi’ che il non dovuto che gli e’ stato sottratto venga loro restituito”.
“La storia di un imprenditore del nord est a cui le banche hanno rovinato prima il lavoro poi la vita”.
“Trent’ anni di lavoro significano tantissimi prestiti,mutui,leasing”.
“Avevo vent’anni. Ho cominciato la mia avventura con 50.000 lire prese in prestito da mia sorella” .
“Comincio con i privati, anche piccole cose: ristrutturazioni o costruzioni modeste”.
“I primi appalti sono con il Comune di Padova. Poi mi allargo e comincio a fare gare nel resto di Italia”.
“Nel nostro settore e’ importante avere delle banche su cui poter fare affidamento”.
“Gli istituti di credito mi concedono la disponibilita’ immediata dell’ 80 per cento del denaro pattuito con l’ ente pubblico che mi commissiona il lavoro”.
“Fuori dal mio ufficio c’ e’ la fila dei direttori”.
“Mi allisciano, mi corteggiano”.
“Alla fine degli anni 90 tutto il Nordest comincia a cambiare pelle. La corsa all’oro e’ finita. Molte aziende cominciano a smantellare per riaprire altrove, fuori dall’ Italia. Altre chiudono. Quelle che rimangono faticano ad andare avanti. Il mercato immobiliare comincia a rallentare”.
“La batosta arriva nel 2004. Una delle mie banche chiede il rientro dei soldi prestati. In quel momento non li ho. Sono in attesa che alcuni comuni mi paghino per i lavori arretrati. Li ho terminati nel tempo stabilito ma le
amministrazioni tardano a fare i bonifici”.
“Ho uno scoperto con loro di 22.500 euro e li vogliono tutti e subito”.
“Sono le commissioni di massimo scoperto a lasciarmi interdetto. Raggiungono un tasso di 1,50 per trimestre”.
“Il mio passatempo preferito diventa Il Caso.it, sezione crisi di impresa e diritto bancario”.
“Faccio una perizia econometrica, cioe’ una analisi di tutta la storia del mio conto corrente”.
“Risulta che mi avete applicato tassi usurai. Ai normali interessi avete aggiunto: commissioni di massimo scoperto, interessi sugli interessi ed oneri vari che sommati superano il tasso soglia fissato dalla Banca d’ Italia”.
“Sono io ad essere a credito nei vostri confronti. Per la precisione mi dovete 67.800 euro”.
“Il 26 giugno 2012 arriva il verdetto”.
“….pagare a Mario Bortoletto 67.077,75 euro “.
Mazz e uno, direbbere a Foggia.
Il libro continua.
Con la storia degli altri successi.
Con i consigli per chi non vuole arrendersi.
Una storia interessante. Che ha avuto ampio risalto giornalistico, grazie a quei pochi giornalisti rimasti in circolazione, tipo Riccardo Iacona.
Un libro da leggere.
E Vi do una dritta.
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