Il concerto – recensione di Franco Metta
In Recensioni il
IL CONCERTO
di ALAIN CLAUDE SULZER
Marek Olsberg e’ un pianista di fama mondiale, adorato dagli appassionati di musica classica e di pianoforte.
Terra’ un atteso concerto alla Philarmonica di Berlino.
Attesa spasmodica; tutto esaurito.
E, dunque, spettacolo dentro lo spettacolo, Sulzer spalanca il sipario su questo concerto.
Appaiono in primo piano il pianista,ovviamente,ma anche la sua assistente, personaggio non di secondo piano per come e’ stato disegnato e narrato.
Come una telecamera che stia compiendo una “panoramica”, dal palco alla platea, il romanzo si apre alle storie di alcuni spettatori.
Le due amiche, mica tanto amiche.
La zia e la nipote, con colpo di scena incorporato.
L’agente teatrale gay.
Ma anche, fuori dal teatro, ma in qualche modo legati alla vicenda “concerto”:
il cameriere onesto, buono, simpatico, ma…l’uomo di affari che preferisce la escort al concerto ( bunga bunga alla berlinese ), anche qui con sconcertante sorpresa finale.
Ma una sorpresa c’ e’ anche all’interno dello svolgimento del concerto.
Precisamente mentre Marek sara’ impegnato nella Sonata Opera 106 di Beethoven.
Sorpresa che non vi svelo.
Il romanzo mi e’ molto piaciuto e me lo sono bevuto in un fine settimana.
Stranamente non e’ stato condiviso il mio giudizio dalla prima persona con cui mi confronto solitamente, e non solo sui libri letti.
Chissà se qualcuno vorrà far pendere il proprio giudizio dalla parte mia o a favore di Paola.
Il concerto, il pianista mi hanno subito evocato l’evento del 22 febbraio prossimo,organizzato dalla Cicogna.
Intitolato al Fattore C, inteso come talento e qualità artistiche dei Cerignolani, quando avremo ad intrattenerci un grande pianista,un “collega” di Marek, il nostro Rosario Mastroserio.
Serata che attendo con ansioso piacere.
E senza paura che il concerto…..
Franco Metta
Per la Fondazione Giuseppe Tatarella.